Le metodologie proponibili che stanno alla base di una buona consulenza sul Risk Management sono principalmente ispirate a framework di matrice internazionale e devono essere opportunamente strutturate per agevolare i processi di autovalutazione, misurazione e gestione dei rischi a cui ogni azienda, banca o intermediario, nello sviluppo del proprio business, può essere sottoposta. Una efficace attività di risk management deve quindi essere implementata affinché una qualsiasi impresa possa definire e attuare il proprio Risk Appetite Framework (sistema di definizione e monitoraggio dei limiti operativi) ed attuare le relative politiche di governo dei rischi, attraverso l’istituzione dei necessari presidi ed un adeguato processo di gestione dei rischi stessi.
L’identificazione e la valutazione dei rischi a cui può essere sottoposta un’azienda devono partire da una autovalutazione degli stessi in un’ottica risk-based, con l’obiettivo di comprendere e gestire le principali minacce che si possono presentare nel tempo nel corso della gestione aziendale. Sviluppare adeguatamente pratiche di risk management anche nelle imprese più piccole diventa possibile se tutti gli attori interessati ne comprendono i vantaggi. Questo implica l’esigenza di riconoscere e dare priorità ai rischi più significativi, individuare le criticità e riconoscere le vulnerabilità dei controlli, al fine di pervenire ad un efficace processo di risk management ed elevare la cultura aziendale della prevenzione del rischio. L’implementazione di piani di gestione del rischio e la definizione delle relative strutture di riferimento richiedono poi la conoscenza delle differenti esigenze di ciascuna organizzazione, i propri obiettivi prioritari, il contesto normativo/regolamentare e di mercato di riferimento, la struttura organizzativa, i processi aziendali, le funzioni, i progetti in corso di svolgimento, i prodotti e i servizi offerti e quelli che si intende offrire in un futuro.
Risulta quindi utile richiedere una consulenza in materia di Risk Management affinché si riesca a supportare l’impresa, la banca o l’intermediario nelle sue attività di verifica del processo di gestione dei rischi e dei limiti operativi stabiliti, nell’ottica di perseguire in maniera efficiente ed efficace gli obiettivi di rischio coerenti con le strategie aziendali prestabilite. Tale tipo di consulenza può essere variamente articolata, ad esempio in relazione ai singoli profili di rischio (di credito, di mercato, operativo, liquidità, modello di business, marginalità, ecc.), purché l’impresa, la banca o l’intermediario mantenga una visione d’insieme dei diversi rischi e della loro possibile e reciproca interazione.
Le principali attività svolte in tema di consulenza sul risk management sono essenzialmente:
- Processo di mappatura dei rischi attraverso un’attenta valutazione del business model, del posizionamento sui mercati, del rapporto con gli altri operatori concorrenti e del modello organizzativo gestionale;
- Disegno, implementazione e valutazione del sistema di gestione dei rischi (Enterprise Risk Management);
- Attuazione di processi di auto-valutazione dei rischi e attivazione delle misure di gestione e contenimento dei rischi (Control Risk Self Assesment);
- Implementazione di indicatori necessari e di tutti gli strumenti interni di monitoraggio e misurazione dei rischi e, più in generale, di applicativi informatici a supporto dei sistemi di gestione dei rischi (ERM);
- Assistenza agli organi aziendali strategico/direzionali e a tutte le funzioni deputate alla gestione e al controllo dei rischi per la valutazione dei sistemi interni di gestione/controllo rischi;
- Predisposizione della reportistica periodica verso gli Organi aziendali e l’Alta direzione dell’impresa, della banca o dell’intermediario circa il risk profile (fotografia ad oggi del profilo di rischio dell’impresa) e la sua distanza rispetto al risk appetite (limite di rischio predefinito in funzione del budget).