Il campo di azione di un consulente ambientale è rappresentato dalla tutela dell’ambiente e dallo sviluppo economico sostenibile. In linea con i principi della sostenibilità dello sviluppo, la normativa ambientale nazionale ed internazionale prevede che determinate tipologie di progetti di opere e di piani di sviluppo debbano essere assoggettati ad una valutazione sistematica e integrata dei loro effetti (anche combinati) sull’ambiente, attraverso procedure tecnico-amministrative quali, per esempio, la valutazione di impatto ambientale, la valutazione ambientale strategica e la valutazione di incidenza sull’ambiente, con l’obiettivo principale di garantire la tutela della qualità ambientale, della salute, del territorio, delle risorse e della biodiversità.
Un consulente in materia ambientale deve saper offrire la sua opera con la finalità di affrontare le problematiche ambientali in modo specifico, completo e dettagliato, deve avere un approccio multidisciplinare ed essere in possesso di comprovate esperienze in ogni materia trattata in questo ambito: dalla consulenza ambientale e chimica, alla consulenza biologica, da quella geologica, a quella naturalistica etc. Un buon consulente deve saper redigere un articolato piano di gestione ambientale per ogni evenienza o necessità espressa dall’azienda cliente. Deve saper sviluppare analisi e studi per la valutazione e la riduzione dell’impatto sull’ambiente di ogni singola attività, per qualsiasi nuova opera progettuale si debba intraprendere e per qualsiasi tipo di strumento di programmazione territoriale si debba usare. Deve saper applicare qualsiasi tipo di metodica al caso pratico, qualsiasi modello e strumento all’avanguardia per un’analisi di tipo previsionale, per il monitoraggio e il contenimento dell’impatto acustico, delle emissioni di inquinanti in atmosfera, nelle acque e nel suolo, per la gestione dei rifiuti e delle sostanze pericolose in generale.
Il consulente esperto in materia ambientale svolge un’attività direttamente sul campo di valutazione ambientale e nel fare questo egli deve sempre fare riferimento ad una molteplicità di tipologie di progetti e di opere (impianti per la produzione di energia, stabilimenti produttivi, impianti per smaltimento o il recupero rifiuti, infrastrutture stradali) e di piani (territoriali, energetici). Deve essere in grado di affiancare l’ente pubblico o l’azienda privata che si presta a richiedere un servizio di consulenza lungo l’intero percorso che parte dalla valutazione del progetto e si sviluppa tipicamente secondo le seguenti attività:
- L’assistenza nelle fasi iniziali per l’inquadramento giuridico e normativo, la definizione dei vari contenuti e l’ottimizzazione dell’inserimento del progetto e delle sue prestazioni in termini ambientali;
- La predisposizione degli elaborati tecnico-ambientali che risultano necessari per la procedura (studio di impatto ambientale, report ambientale, studio di incidenza, ecc.);
- Il supporto a tutta la fase procedurale e nel rapporto con gli enti coinvolti fino alla conclusione del procedimento;
- L’assistenza operativa e post-operativa.
Per offrire una buona consulenza ci si deve avvalere anche e soprattutto di collaboratori esperti nelle diverse aree ambientali analizzate nei singoli progetti (es. atmosfera, acque, suolo e sottosuolo, vegetazione-flora-fauna, ecosistemi, rumore e vibrazioni, radiazioni ionizzanti e non-ionizzanti, paesaggio, salute pubblica) e si deve essere in possesso di tutte le più appropriate metodologie di valutazione qualitative e modellistiche di valutazione quantitative ambientali. Si deve essere in grado di operare in qualsiasi condizione grazie alla disponibilità di adeguati strumenti modellistici e di consolidato know-how, di banche dati robuste e di tipologie di strumenti modellistici e si deve essere in grado di operare e di effettuare qualsiasi valutazione sui temi richiesti sia sul territorio nazionale che internazionale e per le più svariate tipologie di clienti. In ogni fase delle attività deve poter garantire un’appropriata assistenza al cliente nei rapporti con l’Autorità competente, le Amministrazioni, gli Enti di controllo e gli altri portatori di interesse ed interlocutori.